Ah, il Bel Paese! Una penisola ricca di materie prime e mastri artigiani capaci di trasformarle in qualcosa di unico e prezioso. Dal piccolo calzolaio all’azienda di pelletteria d’alta moda, dal piccolo agricoltore alla cantina vitivinicola.
Sono davvero tante le eccellenza in Italia che raccontano il nostro Paese in tutto il mondo. Queste realtà, oltre a essere importanti dal punto di vista commerciale, hanno un compito molto più grande: trasmettere messaggi.
Oggi le aziende hanno una mission importante: non si limitano più a vendere un prodotto o un servizio, ma cercano di creare un beneficio.
Le aziende stanno ripensando le proprie strategie, prodotti e servizi in una prospettiva di totale corporate social responsability. Che si tratti di una campagna all’insegna della sostenibilità o di un prodotto riutilizzabile o riciclabile.
Nell’articolo precedente vi abbiamo presentato il brand Too Good to Go, protagonista del mercato sostenibile con un’app e una campagna social che hanno reso possibile creare un movimento contro lo spreco alimentare. Questa volta invece vi parleremo di una realtà nata per essere sostenibile dalla A alla Z.
VEGEA: Biomateriali per moda, arredamento, packaging, automotive e trasporti
Moda e vino: eccellenze d’Italia, apprezzate nel mondo come simbolo di qualità e stile, unite in un prodotto ecologico, resistente, ideato e fatto in Italia, che punta a una rivoluzione green e cruelty-free nel mondo della pelletteria. Si chiama VEGEA, è frutto di un lavoro di ricerca e marketing di una startup italiana che combina la capacità di ottimizzare gli scarti dalla produzione vitivinicola con l’arte manifatturiera italiana.
Si tratta della realizzazione di una “pelle” ricavata da bucce, semi e raspi dell’uva. La sua produzione è interamente sostenibile. Non utilizza petrolio né sostanze inquinanti; tanto meno consuma acqua e impiega derivati animali – il che la rende anche vegan-friendly.
Al di là degli aspetti tecnici, quello che di VEGEA colpisce sono la qualità, la resistenza e, soprattutto, il suo aspetto, in tutto e per tutto simile a quello dei pellami di derivazione animale. Una caratteristica che ha attirato l’interesse di stilisti e designer, da Tiziano Guardini a Bentley, in risposta alla crescente domanda di sostenibilità dei propri clienti.
Perché questa scelta?
Ogni anno 13 milioni di tonnellate di vinaccia vengono gettati via rischiando di raggiungere, attraverso il terreno, le falde acquifere. VEGEA recupera questi scarti e li trasforma in una nuova materia.
Avere a cuore uno stile di vita sostenibile è un’esigenza sentita da un numero sempre crescente di persone. VEGEA risponde alle molte domande di questo pubblico con lo stile che da sempre distingue la creatività e l’imprenditorialità made in Italy.
Come è stato possibile?
I prodotti VEGEA e il progetto che li sostiene sono totalmente italiani: l’azienda infatti ha sede al polo “Progetto Manifattura” di Rovereto.
VEGEA ha iniziato la sua avventura studiando le caratteristiche fisiche e meccaniche di diverse fibre vegetali e la loro capacità di essere trasformate in nuovi materiali ecologici. Questa analisi ha dato la possibilità di produrre delle nuove fibre ricavandole dalle bucce e dai semi dell’uva, ottimali per questo innovativo processo produttivo che trasforma gli scarti e gli oli vegetali presenti nella vinaccia in un materiale unico e originale, che si distingue anche dalle pelli “vegan” e da quelle che vengono denominate “ecopelli”, realizzate con prodotti chimici inquinanti.
Non occorre nemmeno aspettare la vendemmia. Dopo la spremitura e la separazione delle vinacce, queste ultime vengono essiccate per evitarne la biodegradazione; in questo modo mantengono inalterate le loro proprietà per almeno tre anni. Con questo procedimento la materia prima risulta sempre disponibile all’utilizzo e pronta per essere trasformata.
Passiamo alla comunicazione!
Come si presenta VEGEA?
Il sito web di VEGEA parla chiaro: la linea di comunicazione (anche visiva) che è stata scelta vuole comunicare un lusso giovane, moderno, colorato e istintivo.
Il sito, semplice all’uso, è in lingua inglese per puntare al mercato estero e far conoscere questo prodotto esclusivo oltre i confini nazionali.
Poche sezioni dettagliate dedicate alle linee di prodotto, all’azienda e alla sostenibilità. Il resto dell’attenzione ricade sul blog: una vera e propria raccolta di novità riguardanti l’azienda, le partnership, gli obiettivi raggiunti e i premi vinti che certificano la qualità del brand. Questa scelta ha un risultato davvero importante: serve a trasmettere a più persone possibili l’ideazione di questo prodotto così innovativo.
Mission e Valori
Sfruttando l’utilizzo di risorse rinnovabili in alternativa a quelle fossili non rinnovabili, i processi produttivi sono stati basati sullo sfruttamento di biomasse e materie prime vegetali.
Le collaborazioni tra settore pubblico e privato hanno consentito di stabilire sinergie e partnership con l’industria locale e attori della ricerca.
Costanti investimenti sono dedicati ad attività di ricerca per il continuo sviluppo di tecnologie e processi innovativi e a basso impatto ambientale.
La sostenibilità è uno dei pilastri della loro politica di responsabilità sociale e si basa su processi produttivi che utilizzano materie prime vegetali, materiali riciclati e polimeri a base biologica.
La filiera produttiva valorizza le biomasse e i residui dell’agroindustria come materie prime di alto valore e li trasforma in nuovi materiali.
La collaborazione con le cantine italiane ha dato vita a un processo per la valorizzazione degli scarti del vino: la vinaccia, composta da bucce, raspi e semi scartati durante la produzione del vino.
Nel processo di produzione non sono coinvolti solventi tossici, metalli pesanti e sostanze pericolose per l’uomo e l’ambiente.
VEGEA è costantemente alla ricerca di soluzioni sostenibili per poter offrire ai consumatori nuove applicazioni di biomateriali, seguendo tutti i processi dalle prime analisi di laboratorio fino alla produzione su scala industriale.
I Canali:
Offline (ufficio stampa – fiere, congressi e contest)
1.
Vegea ha presentato i suoi materiali al Copenhagen Fashion Summit, il principale evento aziendale mondiale sulla sostenibilità nell’industria della moda organizzato dalla Global Fashion Agenda.
A fronte di una tendenza alla tutela ambientale e sociale assai ampia e in crescita in tutto il mondo, si registra un’urgente necessità di accelerare il processo decisionale sulla sostenibilità nel settore della moda.
2.
Durante il 9° Summit Europeo sull’Innovazione del 28 novembre 2017, al Parlamento Europeo, VEGEA è stata riconosciuta come una delle prime cinquanta aziende innovative europee.
Durante la Convention dell’UE Top 50 Hemicycle Companies si invitano le generazione di innovatori e imprenditori più promettenti dell’UE a presentare e mostrare le loro iniziative ai leader europei.
3.
Bentley ha celebrato il suo centenario introducendo l’automotive di lusso sostenibile.
VEGEA è il materiale sostenibile utilizzato per i sedili delle auto. La sua scelta è stata ispirata dall’attenzione da parte dell’azienda verso i desideri dei propri clienti, che desiderano una trasformazione dell’industria automobilistica verso una logica più attenta all’ambiente.
Online (sito web e social)
Come abbiamo visto il sito web è ben studiato per inserire VEGEA nel settore lusso: anche i social network svolgono un ruolo analogo.
Twitter viene utilizzato per linkare le novità del blog del sito web.
Un’ottima scelta, visto che questo social lavora sui trend e le notizie in real time.
Facebook e Instagram utilizzano gli stessi contenuti ma con una maggiore audience sul social genitore. Probabilmente converrebbe diversificare il contenuto su IG verso qualcosa di più vicino al consumatore, magari lavorando con qualche influencer e creando dei video per le Stories.
Un prodotto che è già call to action!
In conclusione va notato che, a tutti gli effetti, l’azienda stessa e i suoi prodotti sono un vero e proprio media: invitano le imprese con cui collaborano e i loro clienti ad agire per una causa comune, quella di un mondo più sostenibile.
Vi lasciamo con un quesito: la vostra azienda in quale modo vuole agire per la sostenibilità e come può rendere partecipi i propri stakeholder?