Aziende vs consumatori: monologo o dialogo?
Alcune aziende scommettono su strategie di business incentrate sul prezzo (basso). Altre invece scelgono di avere prezzi più alti e fornire prodotti di qualità superiore. Ci sono poi quelle che scommettono sullo sviluppo e sul marketing di prodotti unici, pensati per specifici segmenti di clientela.
Queste strategie di business sono tutte ampiamente riconosciute e diffuse, e la loro applicazione in passato è stata più o meno vincente. Ma oggi lo scenario è cambiato. C’è infatti un elemento che non può non essere preso in considerazione: il mondo di valori e di convinzioni in cui i consumatori credono e si riconoscono. Sì, con il loro background e i loro orientamenti, i consumatori stanno ridefinendo le possibilità di successo delle aziende. È il caso, per esempio, dell’attenzione che porzioni sempre più ampie di pubblico dedicano al posizionamento delle aziende rispetto alle questioni sociali e ambientali.
L’autenticità delle aziende paga
Se nel mercato si crea una corrispondenza tra gli scopi delle due parti in causa (azienda e cliente), il consumatore interagirà positivamente con il brand e si sentirà parte della community aziendale. Se invece l’azienda resta ancorata a una comunicazione unidirezionale, negando l’accesso alla propria visione, il consumatore si allontanerà dal marchio senza dargli una seconda possibilità.
Ecco perché la trasparenza e l’autenticità dei brand stanno diventando sempre più importanti: sono comportamenti che consentono ai consumatori di connettersi e identificarsi con i valori delle aziende, decidendo con consapevolezza se il loro acquisto è un reale beneficio.
Il consumatore, uno del gruppo
Non è una novità che sia già iniziata una rivoluzione in cui i clienti chiedono informazioni oneste e dirette, rendendo la trasparenza aziendale un fattore molto importante da considerare e su cui investire.
Ma quali sono i vantaggi delle aziende “aperte” che comunicano con trasparenza obiettivi, prestazioni e operazioni? Quali benefici ricadono sulla loro attività, anche mettendo in mostra aspetti di vulnerabilità?
Questi comportamenti creano una maggiore fiducia e aumentano la fedeltà al marchio, innescando processi virtuosi di scelta d’acquisto: i consumatori saranno disposti a seguire il brand anche lungo percorsi non sempre facili, per esempio pagando prezzi più alti o provando nuovi prodotti.
Il cliente stakeholder: partecipare alla tutela delle persone e del pianeta
Il crescente interesse dei consumatori per i marchi sostenibili è seguito da vicino dagli analisti di mercato, in modo che le aziende possano essere consapevoli della necessità di soddisfare le aspettative dei loro clienti.
In questa prospettiva il consumatore diventa stakeholder: si interroga su cosa stiano facendo le aziende “per” il mondo, riflette e fa considerazioni che vanno oltre il mero commercio di prodotti, si sforza di avere una visione più ampia del mercato. Chiede, per esempio, che questioni ecologiche come gli interventi sul suolo, il trattamento degli animali, il controllo dell’acqua e dei rifiuti o la produzione degli imballaggi siano gestite correttamente.
Tempo di cambiamenti: comunicare e coinvolgere per l’ambiente e il sociale
Questo processo di trasformazione organizzativa non solo porta vantaggi, ma può anche evitare danni collaterali per le aziende. Perché?
Perché oggi i consumatori, in quanto portatori di valore e decision maker, usano la portata e il potere dell’online e dei social network per comunicare e spiegare le loro scelte. E questo potere deriva dalla possibilità di pubblicare facilmente commenti controversi e dalla libertà di organizzare e partecipare a “boicottaggi”: tutte azioni che potenzialmente sono in grado di inquinare la reputazione e la credibilità delle aziende.
Aziende aperte e consumatori protagonisti
I consumatori vogliono far parte del mondo aziendale, quindi perché non lasciarglielo fare e trarne il meglio?
Lego, una delle aziende con la migliore reputazione sociale aziendale, lo fa da tempo. Mette in atto strategie di innovazione aperta “outside in” e mette a frutto le capacità intellettuali esterne dei propri stakeholder, consentendo, per esempio, ai clienti di creare nuovi design per i suoi prodotti. Una dimostrazione che l’azienda ha a cuore l’opinione dei suoi stakeholder e la considera preziosa, il che responsabilizza le persone e le fa sentire parte del team.
In conclusione, possiamo dire che le aziende devono capire e accettare di avere una nuova sfida: scoprire il loro scopo più alto, comunicarlo bene e impegnarsi al meglio con i loro “nuovi” stakeholder. Invece di avere paura del cambiamento, i leader aziendali possono vederlo come un’opportunità per differenziare, innovare il business e creare relazioni più autentiche.
IL CASO IKEA BOTTLES (Cina)
Agenzia: Wieden + Kennedy, Shanghai, Cina
Fonte: adsoftheworld.com
Se è vero che oggi il consumatore sta cambiando alla radice i propri criteri di acquisto e di consumo, ancora più rilevante è considerare come voglia partecipare con i brand al cambiamento. I modi sono tanti: consigliare nuovi modelli di consumo, preferire packaging ecosostenibili, sostenere pratiche di coltivazione biologica, approvare il recupero e il riuso dei materiali.
L’azienda, il consumatore e il prodotto sono diventati una cosa sola, in un circolo continuo e orientati a un medesimo obiettivo.
Per focalizzare meglio il concetto, vi presentiamo una bellissima campagna di IKEA per il mercato cinese. Qui ogni oggetto ha un suo scopo e anzi… può averlo più di una volta, grazie alle nostre scelte e alla produzione di prodotti rinnovabili. Un perfetto esempio di “collaborazione” tra brand e consumatore, entrambi protagonisti del prodotto finale.
E come sempre… date un occhio alla qualità del video e ricordatevi che per veicolare in maniera efficace un messaggio esiste una formula infallibile:
(STORYTELLING + REGIA) x NEW MEDIA = CONTENUTO VIDEO “EFFETTO WOW”