Nei nostri articoli abbiamo spesso parlato di content marketing, di quanto i video siano ormai il contenuto per eccellenza, di quanto sia importante studiare il proprio pubblico, ma soprattutto di quanto sia fondamentale coinvolgerlo. Il consumatore è lo stakeholder principale e la sua partecipazione alla costruzione della reputazione aziendale è imprescindibile.
È assodato che, muovendosi nell’ambito della sostenibilità ambientale e agendo con i consumatori sull’idea di un’economia più green, il valore di fiducia e garanzia percepito di un’azienda aumenta. Questo grazie soprattutto a “racconti” che permettono di raggiungere il pubblico in modo più diretto, emozionante e costante.
Questa volta vi vogliamo presentare un format basato proprio sul racconto, un viaggio continuo alla scoperta di culture e sapori, che ha saputo utilizzare i nuovi media per comunicare le sue “avventure”.
Parleremo di Iter, un bar, forse un bistrot, forse un tappeto volante o forse tutte e tre le cose insieme. Insomma, un locale davvero particolare, interessante e d’ispirazione.
Iter da dove parte?
Correva l’anno 2017: dopo Mag, 1930, Backdoor e Barba, il gruppo capitanato da Flavio Angiolillo apre a Milano un nuovo locale: Iter – from Italy to the world.
Molti, soprattutto i milanesi, lo conoscono e lo apprezzano. Certo è che per chi ama la ristorazione e la comunicazione questa esperienza è davvero interessante da analizzare.
Da un’intervista a Flavio su Beverfood.com leggiamo: “Trovo che Iter sia il format perfetto che include tutti i nostri locali, perché si beve bene e si mangia bene: è il locale che mi piacerebbe trovare tutte le volte che vado in vacanza da qualche parte. È un posto rilassante perché puoi vivere tutto il giorno, dal mattino alla colazione, una proposta con uova strapazzate, yogurt e anche un po’ di salato”. Continua: “Iter è tante cose in una, ma è soprattutto voglia e passione di viaggiare. Il bello del viaggio è che stacchi, imparando nuove cose e diventando più ricco: con Iter è possibile viaggiare stando a Milano seduto al bancone”.
Già da queste parole possiamo capire che il locale va oltre il semplice cocktail bar o bistrot. È un luogo dove passare del tempo, da solo o in compagnia, per pensare, ispirarsi o divertirsi: un posto dove gli stessi consumatori veicolano valore e raccontano le esperienze offerte da Iter.
Come funziona il format?
Proveremo a fare un’analisi di questa originale esperienza seguendo le 4P originali di McCarthy, con l’aggiunta delle 3P più contemporanee: People, Process, Physical Evidence.
PRODUCT
Iter è un locale che apre alle 7.30 di mattina, con croccanti brioches e caffè caldo. Un bancone bar fatto apposta per il lavoro “smart” e tanta luce naturale. Lo si può vivere e apprezzare a pranzo, aperitivo, cena o post cena. Il menù food&beverage varia ogni 6 mesi, ed è proprio qui che nasce l’idea strategica per rendere questo locale diverso dagli altri.
Due volte l’anno il team di Iter vola verso una nuova meta, collezionando esperienze, riprendendo in video luoghi e cibi, e portando con sé ingredienti e ricette da mixare con i prodotti italiani. I clienti hanno così la possibilità di conoscere luoghi e sapori lontani seduti al bancone di un bar di Milano.
PRICE
Non c’è molto da dire: gli standard di Milano sono più alti, ma certamente un’ottima materia prima, la buona esecuzione, il servizio e la location determinano facilmente il pricing di Iter.
La qualità e reputazione del brand confermano il prezzo medio proposto di una bevanda o pietanza servita in via Fusetti 1.
PLACE
Iter come abbiamo detto si trova in via Fusetti 1, una strada defilata tra l’Alzaia e la Ripa di Porta Ticinese. A due passi troverete locali più movimentati, ma qui vige la regola dello stare bene insieme in tranquilla intimità.
Musica italiana di sottofondo, armoniose le luci lungo tutta la giornata, e un viavai di persone che entrano ed escono per un caffè o una postazione di lavoro in un luogo accogliente e dinamico.
PROMOTION
Promuovere significa tante cose. È l’insieme delle attività di natura organizzativa, creativa ed economica orientate a lanciare, sponsorizzare, far apprezzare il prodotto/servizio sul mercato. Utilizzare più canali e media a partire da quelli tradizionali (come le campagne radio, la pubblicità in Tv o sulla stampa, le affissioni e la cartellonista) può essere una buona base di partenza. Alle campagne tradizionali possono essere affiancati canali e strategie più recenti come il direct marketing, il social network marketing, il video marketing, il mobile advertising.
In questo Iter è maestro perché è capace di raggiungere il pubblico ovunque: online, tramite social, blog o testate giornalistiche, ma anche offline, all’interno del locale, con i gadget o il menù. Analizzeremo come tutti questi canali sono collegati fra loro per un processo di acquisto e consumo molto originali.
L’EVOLUZIONE DEL MARKETING MIX
Con il costante evolversi del mercato e della tecnologia, al marketing mix delle tradizionali 4P, si sono aggiunte altre 3P a rimarcare il crescente fattore umano non solo nel rapporto con il cliente, ma nel più ampio processo di gestione aziendale.
PEOPLE
Con il fattore People si indicano tutte le persone appartenenti a uno stesso target o a un target strettamente correlato. La quinta P del marketing mix è utile per gestire la comunicazione con la clientela attuale e con quella potenziale. Con azioni mirate (per esempio, remarketing, lead nurturing) si possono comprendere e approfondire le caratteristiche del target in modo da poter migliorare il prodotto, il prezzo e la strategia di marketing in generale.
Da Iter i clienti sono “persone”, che spontaneamente diventano i principali stakeholder insieme al team. La convivialità trasmessa dal personale si estende agli ospiti trasformando la clientela in una grande famiglia che accresce la brand awareness e la reputation del brand. La conseguenza? Un passaparola ininterrotto che di giorno in giorno accresce l’audience.
PROCESS
Questo è il punto che distingue profondamente Iter da ogni altro format. Stiamo parlando dei processi che riguardano la fruizione dei servizi offerti.
Come anticipato, ogni 6 mesi il team lascia il capoluogo lombardo per aggiornare il menù, proporre nuovi prodotti, raccontare la storia dei suoi produttori e servire nuove ricette. Ben presto, però, quelli di Iter si sono resi conto che presentare “a voce” la propria esperienza o servire un piatto inusuale non è sufficiente per comunicare pienamente la propria mission. Per questo hanno elaborato un insieme di azioni differenziate per trasmettere al pubblico le loro nuove esperienze.
Sui social network anticipano ogni viaggio e menù con una preview, creando il primo interesse e le prime interazioni. In questo modo mantengono vivo il rapporto con il brand, creando una relazione che va oltre il semplice rapporto fra azienda e consumatore.
Si passa poi alla presentazione del viaggio sotto forma di mini web series, pubblicate tramite le Stories di Instagram. Introdotte nell’agosto 2016, le Instagram Stories sono probabilmente la feature che più di tutte ha cambiato le sorti del social, aprendo ancora di più la strada ai video e facendo rapidamente crescere gli utenti. In Italia si è avuto un fenomeno di vera “dipendenza” soprattutto negli ultimi due anni, quando si sono toccate soglie di visualizzazione delle Stories di oltre i 19 milioni di utenti al giorno.
Destinazione Marocco
Video gentilmente condivisi da “Iter from Italy to the world”
Il “viaggio” si conclude a Milano, nel locale, dove i luoghi visitati vengono evocati con divise diverse, con dettagli nell’arredamento e con un menù aggiornato. Una proposta culinaria innovativa e moderna, che non offre una semplice pietanza ma promette un’esperienza.
Provare per credere >>
PHYSICAL EVIDENCE
È la valutazione di ciò che pensa il cliente al quale è stato erogato un servizio o venduto un prodotto. Soprattutto sul web, le persone cercano prove, testimonianze e recensioni prima di acquistare un prodotto, affidandosi a testimonianze di altri utenti che raccontino esperienze già vissute. Per l’azienda è una fase essenziale per poter imprimere un’immagine positiva nella mente dei clienti: questo può aumentare o meno la fiducia percepita.
In questo ultimo step Iter, come gli altri locali del gruppo Mag, non ha fatto altro che “sfruttare” le belle esperienze vissute dai clienti, rendendoli partecipi della vita del locale, del brand e dalla sua community. Condividendo con loro nuove idee, stati d’animo e momenti importanti della giornata.
Ancora una volta emerge quanto sia importante coinvolgere il pubblico, una strategia vincente per sostenere la propria comunicazione e la propria evoluzione.
Da @iter_milano
Anche il nostro viaggio è giunto al termine… Abbiamo voluto mostrarvi quanto sia complesso lavorare a 360 gradi sulla creazione e la comunicazione di un brand: dal pubblico alla location, al Tone of Voice fino alla comunicazione digitale. Capire perché un format come Iter sia così articolato e, anche per questo, efficace sicuramente potrà far nascere nuove idee per il vostro brand.
Un ringraziamento speciale a Iter per aver condiviso con noi informazioni, spunti e contenuti, in particolare a Camilla, bar manager e anima del locale!